on-line the images of the GIOTTO session in Mexico City

FIRMATE L'APPELLO PER IL MUSEO DI VILLA CROCE!!!

In vista della scadenza dell’incarico dell’attuale direttore del Museo d’Arte Contemporanea “Villa Croce” di Genova, considerando che il regolamento vigente prevede una nomina interna alla pubblica amministrazione di un funzionario in qualità di futuro direttore a vita, richiediamo che tale normativa sia emendata in favore dell’istituzione di un concorso pubblico.

La finalità è che tale concorso garantisca un direttore professionalmente riconosciuto tale da parte di una commissione di esperti super partes e pertanto che tale nomina sia affidata in base alla presentazione di un progetto per il museo e di un curriculum adeguato, che attesti un’attività consolidata almeno in ambito nazionale, e che la durata di tale nomina sia temporanea e non permanente, seppure rinnovabile.


Per rendere trasparenti le modalità del concorso è fondamentale altresì rendere pubbliche quali risorse economiche siano destinate al Museo di “Villa Croce” nell’ambito della gestione dalla Fondazione per la Cultura.


Questa richiesta muove dalla convinzione che la cultura non dovrebbe essere gestita come affare privato, essendo essa sicuramente un valore in sé, ma anche un potente mezzo di comunicazione per qualificare l’immagine di una città e di una nazione e una fonte di ricchezza non trascurabile rispetto a un largo e variegato indotto, la cui crescita economica e qualitativa può essere incentivata anche attraverso il richiamo del turismo culturale.


Riteniamo che in questo momento di profonda crisi che limita in modo drastico e sconsiderato le risorse da destinare al settore culturale, sia non solo eticamente fondante, ma quanto mai opportuno evitare la dispersione di tali energie. Il ruolo del direttore di un museo d’arte contemporanea va affidato a un professionista che abbia, oltre a un’approfondita conoscenza teorica della materia, un bagaglio di esperienze maturate sul campo, non esclusivamente a livello locale, utili a conferire credibilità all’istituzione museale che va a dirigere, per rendere fluido lo scambio collaborativo con altre istituzioni di pari valore. Una buona programmazione che dà visibilità al museo può inoltre implementare le risorse attivando supporti economici esterni.


Nonostante l’appello muova da una problematica locale, invitiamo a firmare tutti coloro che imputano la marginalità dell’arte contemporanea italiana alla mancanza di un sistema istituzionale qualificato, in cui troppo spesso le rare realtà museali presenti sul territorio sono defunzionalizzate e cannibalizzate da un fondamentalismo politico accentratore e senza competenza.


Antonella Berruti Francesca Pennone, Pinksummer (Genova)

Anna Daneri, Peep-Hole (Milano)


FIRMATE QUI

explorart

Abbiamo impostato il workshop intorno all'esplorazione di un territorio complesso, Monza e la Brianza, che è contemporaneamente un luogo fisico e l'insieme delle immagini mentali che vi si riferiscono.

E' interessante osservare come, di fronte a questo territorio, sensibilità artistiche in certi casi anche molto lontane da esso hanno reagito, attraverso la produzione di due diverse tipologie di "manufatti" (mappe e oggetti) che abbiamo suggerito come strumenti di descrizione e di interpretazione.

Se tentiamo di dare una lettura generale a queste reazioni "a caldo", scaturite dal confronto di pochi giorni tra artisti e territorio, sembrano emergere tre concetti: paesaggio, informazione, trasformazione.

Paesaggio è quanto di un territorio si presta ad una rappresentazione, sia essa sotto forma di panorama, decostruzione o esperienza fisica attraverso i sensi.

Informazione è ciò che di un territorio viene comunicato, attraverso i vari media, nell'esperienza quotidiana e nell'interazione tra chi lo abita e lo percorre o anche semplicemente cerca di conoscerlo a distanza.

Trasformazione è la sommatoria dei processi di mutamento in atto; la frizione tra momenti storici differenti: passati, presenti, futuri; il desiderio di lasciare un segno del proprio passaggio.


We structured the workshop around the exploration of a complex territory, Monza and Brianza, which is, at the same time, a physical place and the ensemble of mental images that refer to it.

It is interesting to observe how different artistic sensibilities, in some cases very distant from this territory, reacted to it through the production of two different typologies of “artifacts” (maps and objects) that we suggested as tools for description and interpretation.

Three concepts seem to emerge if we try to give a general reading of these “on the spot” reactions, that sprang out from a confrontation of few days between artists and territory: landscape, information, transformation.

Landscape is what of a territory lends itself to representation, in the way of panorama, deconstruction or physical experience through senses.

Information is what of a territory is communicated, by different media, in the daily experience and interaction between people who inhabit, go through or simply try to know it from a distance.

Transformation is the sum of ongoing change processes; the friction between different points of historical time: past, present, future; the wish to leave a trace of one’s own passage.

for more info: Area Odeon



Bokyung Jun


giotto


Giotto es un juego de pocos recursos, como aquellos que jugaban nuestros padres y abuelos, un juego callejero como aquellos en los que se usaban semillas de chabacano, semillas, piedritas, tapas de refresco o tejas. Es un juego de grupo para adivinar dibujando y para interpretar con la imaginación. Giotto se juega en la calle, usando gis y un mazo de cartas que cualquiera puede organizar a su gusto. Giotto reúne a las personas, que se divierten haciendo dibujos sobre la banqueta, en la esquina, sin ensuciarla, pues estarán destinados a desaparecer en pocos días. Giotto es un juego inventado por Alessandro Ceresoli y el grupo A12.

Alessandro Ceresoli (1975, Romano di Lombardia) está interesado en el acto creativo y en cómo esta investigación involucra al sujeto y a su subjetividad. El dibujo se encuentran al centro de su investigación, a su alrededor desarrolla proyectos de diferentes fomas y naturalezas. En sus obras sobre papel hay un aspecto alegórico sobre la conciencia del proceso, un flujo de signos que acarrea un sentido del mundo y de la realidad. El exceso de formas y signos son similares a la estratificación de la información, de las imágenes y los pensamientos, a la cobertura monocromática de un potencial comparable a lo volátil, a una superficie inestable.La obra de Ceresoli no muestra un modo visual que muestre de manera inmediata una connotación reconocible. Su obra es el resultado de una investigación, unproceso evocador y obsesivo, que es el resultado de un esfuerzo enorme. El aspecto interesante de su obra es la manera en que el proceso es presentado, la labor detrás no debe ser legible inmediatamente. Al final, para respetar una consistencia conceptual medianamente justa, descubrimos una frescura que es el resultado del uso de diferentes técnicas y medios.

A12 Associati es un despacho de arquitectos que han trabajado en el arte y en la arquitectura a nivel internacional por al menos 20 años, trabajando a diferentes escalas en el diseño arquitectónico, en el diseño de exposiciones, en proyectos urbanos, instalaciones, diseño gráfico, y promoviendo diversas actividades de investigación y proyectos culturales. A12 ha sido invitado a participar en varias exhibiciones y bienales, en lugares como: Barbican Art Gallery en Londres, en la Bienal de Atenas, en la Bienal de Bejing, en la Bienal de Busan en South Korea, la Bienal de Estambul, en la Bienal de São Paulo,en la Bienal de Shanghai, en la Bienal de Vanecia, CCA de Kitakyushu en Japón, Cittadellarte Fondazione Pistoletto en Biella, en el Kröller Müller Museum in Otterlo, en el MAMCO de Ginebra,en el MAXXI en Roma, el MNAC de Bucharest, en el Musée d’Art Moderne de la Ville in Paris, en el PS1 de Nueva York, en el Santa Monica Museum of Art en California, en la Triennale de Milán, en Villa Manin en Passariano di Codroipo, en el ZKM de Karlsruhe. A12 también desarrolla actividades educativas y didácticas en instituciones como el Politecnico de Milán, en la Domus Academy y en Naba en Milán. Desde 2004, los miembros actuales del grupo A12 trabajan bajo el nombre de A12 Associati, establecidos en Milán. Los miembros de A12 Associati son: Andrea Balestrero, Gianandrea Barreca, Antonella Bruzzese, Maddalena De Ferrari y Massimiliano Marchica.
.......................................................................................................................................

Giotto is a low budget game, like those played by our parents and grandparents, it's a street game like those played with small stones, apricot seeds, bottle caps or small silly things. It's a group game to guess and wonder while making drawings, to interpret with imagination. Giotto is to be played in the street, using a piece of chalk and a deck of cards that everybody can arrange at one's will. Giotto gets people together, to enjoy making drawings over the sidewalk, in the corner, making no damage, because the drawings' fate is to disappear in a few days. Giotto is a game invented by Alessandro Ceresoli & the group A12.

Alessandro Ceresoli (1975, Romano di Lombardia) is interested in the creative act and how this investigation involves the subject and its individuality, The drawings are the core of his research, around those he develop projects of different forms and different nature. In his works on paper there is an allegorical aspect to the conscience of a process, a flow of signs that brings a sense of the world and of the reality. The excess of forms and signs are similar to a stratification of information, of images and thoughts, the aspire to a monochrome cover them of a potential comparable to a volatile and unstable surface. Ceresoli' s works doesn't show a style visually immediate that connotes them and makes them recognizable. His work is the result of a research, an haunting and obsessive process, behind the conception and production of any object is hidden a process that can be the result of a great effort. The interesting aspect of his work, is the way in which the process is presented, the hard work behind it isn't immediately readable. In the end, to respect a fairly accurate conceptual consistency, we discover a certain freshness that is the result of the use of different techniques and media.

A12 Associati is a professional partnership of architects that have been working in the field between art and architecture at an international level for almost 20 years, working at very different scales, with architectural, exhibit design and urban projects, installations, design and graphic design, promoting various cultural and research activities. A12 has been invited to participate to many different art exhibitions and biennials around the world: Barbican Art Gallery in London, Biennial of Athens, Biennial of Bejing, Biennial of Busan in South Korea, Biennial of Istanbul, Biennial of São Paulo, Biennial of Shanghai, Biennial of Venice, CCA of Kitakyushu in Japan, Cittadellarte Fondazione Pistoletto in Biella, Kröller Müller Museum in Otterlo, MAMCO in Genevre, MAXXI in Roma, MNAC in Bucharest, Musée d’Art Moderne de la Ville in Paris, PS1 in New York, Santa Monica Museum of Art in Santa Monica,Triennale of Milano, Villa Manin in Passariano di Codroipo, ZKM in Karlsruhe, ecc. A12 also develops didactic activities at the Politecnico of Milano, at the Domus Academy and at the Naba in Milano. Since 2004, the current group members work together under the title of A12 Associates, based in Milan. At present, A12 Associati members are: Andrea Balestrero, Gianandrea Barreca, Antonella Bruzzese, Maddalena De Ferrari, Massimiliano Marchica.

la galeria do comercio